La città sottile

Banco del Mutuo Soccorso

Composición de: Vittorio Nocenzi
Tu chi sei, città non città  
che vivi appesa in giù alle tue corde d'aria ferma.  
Travi, tubi senza dimensioni,  
freddi quarzi invecchiati.  
I tuoi mille ascensori di carta velina  
che vanno su e giù senza posa,  
nessuno che scende, nessuno mai sale.  
Sottile non città che reggi tutto su niente :  
ogni retta poggia su se stessa,  
ogni curva su se stessa,  
assurdi equilibri spostati.  
Luci opache le tue rare stelle,  
il tuo sole è spirato.  
Che altro ti resta se non l'uomo nudo  
che io vedo ogni giorno  
quel pazzo padrone,  
poeta o predone che vive sull'ultima trave.  
Si frega le mani poi ride, o non ride...  
saltella leggero  
dal trave a una curva  
ma oggi l'ho visto tuffarsi nel vuoto  
così d'improvviso  
però non so dire  
se urlasse o ridesse.  
Qui il vento non soffia i rumori ma c'è il silenzio  
che sa scrivere nell'aria ferma.  
Sottile non città fra i tuoi perenni grigi sola.
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