Al di là di queste grate per forza non si va Una prigione è un luogo atroce chi lo sa se ve ne sono di peggiori L'ora d'aria batte il passo passa la conta Chiude la blinda la branda cigola è notte E tra il mirto le ginestre e il rosmarino La mia rosa è abbandonata alle vicende del destino Caccia lacrime di sangue su scarpe di cartone E quel magnaccia la segue col bastone Io che sono un santo accoltellatore Preghiere e percosse come nostro signore Ho l'altruismo di un cappellano E un arnese di ferro affilato in mano O sarà in provvisoria libertà O tra queste mura della cattività Sarà l'inebriante effetto di un bagliore A fare giustizia senza un rumore Abito in una cella con otto malviventi E un capobanda un pezzo da novanta cura le necessità impellenti Per chi non se ne intende qui non c'è pietà Ben altre fregole dei boss soddisferà Rosa porta i pacchi e dice che farà in maniera Che a quell'animale il codice penale gli dia la galera E se verrà recluso io scucirò l'occhiello Brillerà una lama a cinque dita di coltello Io che sono un santo accoltellatore...