Schiavo senza catene

Marco Ferradini

Un altro giorno da inventare 
con te che non ti fai vedere, 
un altro giorno da passare 
cercando di non soffrire. 
Aprire gli occhi sulla città 
ma si! dormiamo 
tanto non chiamerà… 

Schiavo senza catene 
del tuo amore. 

Dal letto faccio testa o croce 
per la doccia o per il caffè, 
ma c'è in cucina la tua voce 
e in bagno il profumo di te. 
Io torno a letto 
e mi consolo 
col mio corpo che si accende da solo. 

Schiavo senza catene 
del tuo amore. 

E la città è vuota d'agosto 
non resta nemmeno un amico, 
per ammazzare le ore 
parlando, parlando di te 
e giro nudo, mi mangio una pesca 
e mi sento finito, 
per aver detto: "D'accordo vai pure così vedi se… 
resisti più di un giorno senza me". 

Mi metto una maglietta tua 
convinto chissà perché, 
che mi farà passar la bua 
cotone, carezza di te. 
Il sole scende sulla città 
no, no, non esco 
forse mi chiamerà… 

Schiavo senza catene 
del tuo amore. 

E la città è vuota d'agosto 
non resta nemmeno un amico, 
per ammazzare la notte 
parlando, parlando di te; 
e giro nudo, mi mangio le mani 
e mi maledico… 
"Basta, mi arrendo 
dai torna! 
su vieni a vedere com'è… 
com'è ridotto un uomo 
senza te… 
com'è ridotto un uomo 
senza te… 
senza te".
Página 1 / 1

Letras y titulo
Acordes y artista

restablecer los ajustes
OK