Non ho mai seguito regole di viaggio Diverse dal mio intimo sentire Piuttosto preferisco camminare sopra il ghiaccio Anche quando diventa più sottile E chi mi conosce bene sa che è difficile piegarmi E se qualche volta forse mi è successo Ne sono uscita con l’onore delle armi E ho imparato che potevo anche sbagliarmi Perché se davvero non mi riconosco in un modo di pensare Non mi adeguo facilmente Non sono merce da comprare Da rivendere o da usare Perché io non sono stata mai capace di obbedire A qualche cosa che non sento Stare zitta davanti a chi non mi piace O non manifestare ogni volta il mio dissenso E lo so, me lo impedisce la coscienza E la libertà che ancora grida dentro Ché all’ipocrisia continuo a preferire Il diritto di disobbedire Ho già fatto l’esperienza di aspettare E anche quella di cucire compromessi Ma è la mia di indipendenza che alla fine dopo tutto Ne ha pagato conseguenze e interessi Ma se mi conosci bene Sai davvero come amarmi Senza chiedermi un banale cambiamento Che la vita sa tornare sui suoi passi E riprendersi anche tutto in un momento Perché io non sono stata mai capace di obbedire A qualche cosa che non sento Stare zitta davanti a chi non mi piace O non manifestare anche solo col silenzio E lo so, me lo impedisce la coscienza E la libertà che ancora grida dentro Ché all’ipocrisia continuo a preferire Il diritto di disobbedire Disobbedire Perché io non sono stata mai capace di obbedire A qualche cosa che non sento Stare zitta davanti a chi non mi piace O non manifestare ogni volta il mio dissenso E lo so, me lo impedisce la coscienza E la libertà che ancora grida dentro Ché all’ipocrisia continuo a preferire Il diritto di disobbedire Il diritto di disobbedire Disobbedire