Lucrezia si sente sola Lucrezia non ha una casa Lei vuole soltanto scappare Alla ricerca di vita normale Una laurea non basta Non nasconde la farsa Anni di studio disperato Leggerezza scomparsa Per prendere il ruolo di una comparsa Il politico di turno non dica dai resta Che è bella l'italia Lei già lo sa ed è per questo che è stanca Di un presente non degno Di un futuro incerto Insomma tempi di magra Lei che non mangia per pagare una stanza Allora Lucrezia scappa Prende aerei per l'Europa al finestrino singhiozza Lo zucchero filato che vede le ricorda Le carezze mancate di un padre assente Le grida di un madre fin troppo presente Ascolta musica per non pensare Che la sua vita non è eccezionale Come quelle che vede dal suo cellulare La notte Ma Lucrezia vuole ricominciare Non ha tempo di pensare Perché è costretta a fare E la cosa che trovo davvero singolare È che lei non si lamenta con nessuno di niente È una donna ormai, non è più una ragazza Ma conserva la dolcezza, l'innocenza dell'infanzia Dovrebbero proteggerla e non farla scappare Lei è fiera della scelta, ma le manca il suo mare E si sveglia con una smorfia diversa ogni giorno A volte è un sorriso, a volte è sconforto Però si sente viva, per questo sopporta Una vita divisa in due sempre in corsa Allora Lucrezia scappa Prende aerei per l'Europa Al finestrino singhiozza Lo zucchero filato che vede le ricorda Le carezze mancate di un padre assente Le grida di una madre fin troppo presente Ascolta musica per non pensare Che la sua vita non è eccezionale Come quelle che vede dal suo cellulare la notte Quando non dorme Perché non dorme Lucrezia è scappata ma non per paura Lei se n’è andata in cerca un futuro Lei che è cresciuta Ascoltando Futura Però poi era buio Però poi era buio