Sottozero

Max Manfredi

tono: Afinación:
Befana sottozero dopo un Natale povero 
ho dormito da Spiccio, la caldaia gelata 
e adesso aspetto il "12" qui, davanti al Ricovero 
e cade della neve accanto alla fermata. 
Sotto le nevi eterne di Stalieno 
sognano paradisi tagliati dagli spot 
sotto il cielo di neve o a cielo sereno 
quelli che fanno a meno, fanno a meno del plot 
e l'AMGA i fuochi fatui li eroga dai fornelli 
perché nei suoi saloni ci suonano bluegrass 
e mi son seccati i fiori nei capelli 
e il caffè non si scalda mai sulla fiammo del gas. 
...E amori riscaldati in un bar boreale 
e bimbe desolate bevono whisky lisci 
asilo di tormenta e santuario dei misci 
anche la galleria smobilita Natale. 
Quando vivevo a Disneyland passavo le mie notte 
nel pub di Paperopoli, losca e levantina 
e mi piangeva addosso - per la fifa dei botti - 
Gastone innamorato, marcio di cocaina. 
Quella modella UPIM, vestita da Papà Natale 
(ma con la minigonna, la pelliccia, il decollté) 
ha un coltello nascosto giù, dentro lo stivale! 
È certo un'aguzzina, chissà se ce l'ha con me... 
In riva al Bodensee conoscevo una bambina 
parlava coi cavalli e coi cani pastori 
l'ho accompagnata a casa alle sei di mattina 
ma faceva un po' freddo per giocare ai dottori. 
...E i Magi in sud italia sgozzano i vecchi e i gatti 
e ghiaccio incolla il cuoio del mio stivale 
nei parchi nazionali si pagano i cerbiatti 
e le strade di Roma sono campi di sale. 
...Inverno gela i pesci in freezer di fontane 
è una sniffata d'angelo, un corale di Lutero 
son le mie dive nude che mi vengono a scaldare, 
io che le lascio fare e raggiungo lo zero.
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