Maria Marea

Pooh

E Maria guardava fuori e spariva con la mente 
sulla scia dei marinai al di là dell'orizzonte. 
E Maria guardava dentro nelle tasche ai forestieri 
e sognava ad ogni incontro di attaccarsi al vento 
al vento per andare via. 
E Maria imparò di tutto, anche come avvelenare 
con la bocca, con il petto, a graffiare come un gatto. 
E Maria lasciò ben poco a quell'uomo che dormiva 
una scia di buon profumo in riva al mare e via. 
E cosi se ne andò senza idea di dove andare, 
prese terra in mille porti, porti da dimenticare. 
Maria marea oltremare c'è sempre altro mare 
e di più. 
Maria marea con le ombre più amare nel cuore 
e di più, e di più. 
E Maria non incontrò mai cuori buoni e intelligenti, 
solo il petto dei cattivi, tatuato coi serpenti. 
E Maria, la principessa era rosa troppo rossa 
per potersi far toccare da amori senza amore. 
E cosi se ne andò con l'idea di dove andare 
camminò sulla marea, prese l'onda e l'abbracciò. 
Maria marea sotto il mare c'è sempre più mare 
e di più. Maria marea affondare è un po' come volare 
e di più, e di più. 
Nelle notti di troppa luna 
quando il passato balla col presente 
sull'isola nella corrente 
c'è chi vede Maria ritornare alla sua prima spiaggia. 
Maria, la sirena regina selvaggia, 
pioggia dolce e pungente sul cuore, 
allegra sfortunata e veloce come un pesce volante, 
stella che sbaglia cielo e cade, 
imbrogliona innocente. 
Maria che sognava tutto e niente, 
ma è sempre meglio sognare troppo che non sognare 
ed è meglio vivere un'ora che non esser mai nati 
ed è meglio essere indimenticabili 
che dimenticati.
Página 1 / 1

Letras y titulo
Acordes y artista

restablecer los ajustes
OK