Stupidità umana, intelligenza artificiale Meno parole sai e meno pensieri hai È questa la mia strada o è quella per scappare? Più cresce lo skyline più non è la mia Milano Mi chiesero: Che cosa scegli? , educato dagli oceani Figlio della cultura americana, scelsi tutto Quante cose che mi fregano, scelgo il fiore per un petalo Educato da un infinito appetito, persi gusto Lavoriamo come matti Ma soltanto per distrarci Cancelliamo con le cuffie il rumore Ma perdiamo il colore, è normale se Voglio stare a ascoltare per sempre Questi dieci secondi di niente Dove feroce l'abisso scompare Piano piano torna trasparente Ma no, ma no, ma no No che non annego comunque Se tutto nasce che urla, urlo un po' anche io Contro chi non lo so, forse contro chiunque Forse il silenzio è una truffa Dieci secondi per sempre, dici che corri per niente Cosa raccogli, a che serve? Cosa racconti, chi sente? Com'è che colmo quest'assenza se sto senza di me? Com'è che solo nel consenso trovo un senso di me? Sono figlio di mia madre o del sistema? Che alla fine non c'è niente che sistema Qualcuno che insisteva A dire che il mondo ti illude di essere speciale Ma sei solo qualcosa che esisteva già Non voglio essere un padre, un figlio, un amante Un amico, un lavoratore, un grande, un critico d'arte, un martire Intanto faccio tutto perché non so stare fermo Il mio valore si misura in ciò che servo, cos'altro? Voglio stare a ascoltare per sempre Questi dieci secondi di niente Dove feroce l'abisso scompare Piano piano torna trasparente Ma no, ma no, ma no No che non annego comunque Se tutto nasce che urla, urlo un po' anche io Contro chi non lo so, forse contro chiunque Forse il silenzio è una truffa