Dove l'Isonzo zampilla di cannonate Tra le trincee innevate, in mezzo a fango e ghiaccio Accovacciati a terra tra vomito e sangue I soldati ammassati attendono il salto nel vuoto I generali imboscati con i loro binocoli Osservano l'avanzata della fanteria esaltati Questa marea umana fu avventata ciecamente Contro la ferocia del nemico e le sue difese E' più gentile la morte di quei generali Sputata da quei nidi di mitragliatrici Quasi tutti i reggimenti vengono annientati I comandanti impazziti (Avanti!) non si può (Che importa, avanti lo stesso) Sull'Isonzo si muore a torrenti umani Si va al macello come tante pecore Destinata è la carne alla putrefazione Destinato è lo spirito alla dannazione E comunque vada l'unica certezza È che siamo morti respirando ancora E comunque sia l'unica sapienza È che la terra gelida coprirà la fossa