Sarei felice 
di caviglie più sottili 
di ossa sporgenti ai polsi 
di mani come fusi 
bianche e forti 
adatte alla viola 
di occhiaie profonde 
alla Cave 
una voce alla Callas 
ma 

tutto è come sempre 
come vedi 
uguale a ieri 
io che vorrei da te 
migliaia di sorprese 
in buste chiuse 
io che ti amo 
più del mio cazzo rigido 
sul punto di esplodere 
io che vorrei 
rimpianti più veloci 
a trasformarsi in niente 
nessun ricordo 
niente 

sarei attraente 
se scorresse meno gin nelle vene 
se riuscissi a dormire 
tu non brillassi come Keats 
nelle letture d'estate 
non brillassi 
nonostante Alice
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